CONFERENZA
Incontri d'Arte: Appello alla Responsabilità
18 Aprile 2017, H 19:00
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Non c’è arte senza appello alla responsabilità. Qualsiasi cosa si pensi dell’opera di Santiago Sierra, dello scacco talvolta terrificante cui è andato incontro con le sue azioni, dei disastri tecno-economici o ecologici e delle perversioni totalitarie che ha voluto raccontare, il suo fare arte così unico continua ad avere una sua peculiare collocazione nel sempre più autoreferenziale panorama artistico internazionale.

 

 

A partire dall’opera di Sierra, che dell’impegno ha fatto la sua materia, e in occasione della sua antologica MEA CULPA al PAC fino al 4 giungo, un incontro riflette sulla responsabilità dell’artista, artistica e sociale, attraverso l’esperienza tutta italiana di Isabella e Tiziana Pers, artiste e fondatrici del progetto RAVE East Village Artist Residency.

 

L’incontro affronta l’esigenza dell’artista di inoltrarsi nel vissuto e nei percorsi individuali che non gli appartengono, attraversando fisicamente le vite degli altri. Rispetto ad una ricerca più astratta ed eterea, cosa cambia se si affondano fisicamente le radici nelle terre d’ombra del proprio presente, interagendo e modificando il reale? È veramente possibile oggi una ricerca avulsa dal contatto e dalla mescolanza con il dato concreto, sociale, tangibile?

 

 

Intervengono

Gabi Scardi, curatrice, scrittrice e docente

Antonio Arevalo, critico, curatore e addetto culturale del Cile in Italia

Daniele Capra, curatore e giornalista

 

Durante l’incontro verranno proiettate le opere video:

 

REGINA JOSE GALINDO
LA OVEJA NEGRA, 2014, 6’21”
courtesy Prometeogallery di Ida Pisani, Milano
In un recinto costruito all’interno di un anfiteatro naturale l’artista è rimasta interrata braccia e gambe, a quattro zampe, assieme a una dozzina di pecore e agnelli salvati dal macello che su queste colline vivono liberi con un’attivista. Nel silenzio assoluto del pubblico il belato delle pecore si è imposto nella vallata, mentre l’artista, immobile come una scultura, si è fatta monumento vivente alla pecora nera, sia in una accezione biografica, sia riferita agli intellettuali dissidenti di ogni tempo, sia in riferimento agli altri per eccellenza: gli animali. L’intera performance è stata trasmessa in diretta streaming al Museo di Arte Contemporanea di Roma MACRO Testaccio, che ha sede negli edifici del grande ex mattatoio romano. Lì, all’interno dei recinti dove venivano contenuti gli animali prima di essere uccisi, il belato delle pecore salvate è stato amplificato in un ribaltamento di prospettiva: la voce veniva resa a chi è abitualmente negata. Regina Josè Galindo, che nel suo percorso ha sempre affrontato la sofferenza delle minoranze rispetto al sistema di potere, considerando il proprio corpo come un corpo sociale, per la prima volta ha affrontato qui il tema dell’alterità animale, ovvero degli ultimi al di sotto di qualunque strato.

 

ISABELLA PERS
PRESENT, 2016, video, 9‘ 29” in collaborazione con l'Università di Udine, Quasar Multimedia e Vulcano
courtesy aA29 Project Room, Milano/Caserta
Present ha luogo sulle trincee della Prima Guerra Mondiale, sull’altopiano carsico di Redipuglia. Persone sopravvissute alla violenza che hanno dovuto abbandonare la terra d’origine in vari tempi e luoghi, prendono parte a un’azione condivisa, camminando sulle tracce di una guerra che nessuno di loro ha vissuto. Present si fa dono e presenza, attraverso la momentanea perdita di confini nella comprensione e nella consonanza dell’azione. La distanza tra le differenti storie e trascorsi individuali diventa una silenziosa sinfonia corale su passi e luoghi che ormai sono storia per interrogare ciascuno di noi sul senso primordiale dell’incontro.

 

TIZIANA PERS
SAUT DANS LE VIDE, 2016, video, 1’21”
courtesy aA29 Project Room, Milano/Caserta
Saut Dans le Vide rallenta fino all'estremo un filmato amatoriale girato a Cuba nel 2014: un maiale cerca di liberarsi e fuggire dal camion che lo sta trasportando, e con un estremo gesto di forza ed equilibrio si issa sulla sommità del cassone in corsa, e, dopo un attimo di esitazione, si getta nel vuoto. Nella dilatazione del tempo ogni azione dellʼanimale e ogni suo sforzo trovano una propria dimensione nella straordinaria volontà del gesto. Il titolo è quello dellʼopera di Yves Klein, il fotomontaggio che ritrae lʼartista mentre si getta da un edificio della periferia di Parigi nel 1960. Le voci, nella distorsione del video, perdono i loro timbri umani, diventando altro. ART HISTORY, performance, contratti, dipinti è un procedimento artistico che Tiziana Pers porta avanti da diversi anni. Il progetto consiste nello scambiare un animale destinato al macello con un dipinto a olio realizzato dall’artista, della medesima altezza dell’animale salvato. Il baratto viene formalizzato mediante un contratto. L’allevatore (o commerciante, o macellaio) può decidere se lasciare i propri dati in chiaro oppure mantenere l’anonimato.Questa azione così semplice apre prospettive su diversi quesiti: è possibile dare un valore economico? Ed è possibile dare un valore economico ad un’opera d’arte? E infine: può l’arte salvare una vita ed interagire fisicamente con il reale?

 

ADRIAN PACI
INSIDE THE CIRCLE, 2011/2012, film on DVD blu-ray, 6'33''
courtesy kaufmann repetto, Milano/New York and Peter Kilchmann Gallery, Zurich
Sviluppato in bianco e nero e ambientato all'interno di un tondino da training del cascinale RAVE, esplora la complessa dinamica relazionale tra uomo, animale e natura, attraverso l'interazione di un cavallo e di una giovane donna e gioca con elementi che portano il lavoro in una dimensione di sospensione nello spazio e nel tempo. Il film ha visto la partecipazione dell'artista Tiziana Pers e del cavallo Tor De Chirincito, che fu salvato da Tiziana nell'estate del 2009 tramite il progetto Art History.

 

DIEGO PERRONE
PIEDI, 2016, video, 6’22”
courtesy Massimo De Carlo, Milano/Londra/Hong Kong
La processualità, intesa come progressione di momenti conseguenti ed evoluzione naturale di forme, è aspetto centrale del progetto video PIEDI. Il focus di Perrone in questo lavoro non è quindi il riferimento all'animale in sé – sempre presente a se stesso, a differenza dell'uomo che spesso vive proiettato verso il futuro o il passato – ma la processualità stessa del lavoro.
Un gruppo di bambini è andato nel prato a conoscere dei nuovi ospiti: Vincent e Pedro, un asino e una capra da poco salvati dal mattatoio. Dopo aver incontrato i due animali non umani, i bambini hanno dato vita a delle azioni che richiedono collaborazione reciproca e l’assunzione da parte del singolo di un ruolo momentaneo necessario all’altro. Inoltre l’uso della camera digitale da parte dei bambini, al posto di comuni matite, dà luogo ad immagini inaspettate ed alla riflessione su quale sia il ruolo dell'età in relazione alla consapevolezza di essere artista e l’accettazione del sistema.

 

INGRESSO con biglietto mostra speciale € 4 aperta fino alle 22:30

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