Il lavoro di Rizzo-Ajmone si presenta nella forma di
undurational piece ed è strutturato con il susseguirsi in un ambiente unico di una o due presenze corporee bendate che, danzando in un flusso continuo e ipnotico, condividono con il pubblico uno spazio di vicinanza dove tutti sono invitati ad amplificare in maniera inedita i propri sensi. La danza, nella sua potenza e fragilità, è protagonista di un autoritratto allo specchio dove l'immagine di sé è assente; ciò che rimane è la sola intimità del corpo, un'energia femminile che si spinge, come in un'avventura, nella “potenza al volere” al di là del vedere. Il titolo ikea evoca, giocando con l'immaginario casalingo più diffuso nel mondo, l'idea di un auto-design del corpo, inteso però come uno spazio di invenzione e di rinnovata immaginazione.
Cristina Kristal Rizzo, dancemaker, è attiva sulla scena della danza contemporanea italiana a partire dai primi anni Novanta. Si è formata a New York alla Martha Graham School of Contemporary Dance, ha frequentato gli studi di Merce Cunningham e Trisha Brown. Rientrata in Italia ha collaborato con diverse realtà artistiche tra cui il Teatro Valdoca, Roberto Castello, e Virgilio Sieni Danza. È tra i fondatori di Kinkaleri, compagnia con la quale ha collaborato attivamente attraversando la scena coreografica contemporanea internazionale e ricevendo numerosi riconoscimenti. Dal 2008 ha intrapreso un percorso autonomo di produzione coreografica indirizzando la propria ricerca verso una riflessione teorica dal forte impatto dinamico tesa a rigenerare l’atto di creazione stesso. In qualità di coreografa ospite ha creato coreografie per i principali enti lirici ed istituzioni italiane e straniere, tra i quali: il Teatro Comunale di Firenze, MACRO Roma, MUSEION Bolzano, Museo Pecci Prato.
Annamaria Ajmone è danzatrice e coreografa. Dopo la laurea in lettere moderne presso l’Università Statale di Milano, si diploma come danzatrice presso la Civica scuola di Teatro Paolo Grassi. Come interprete ha lavorato con Guilherme Botelho, Ariella Vidach, Daniele Ninarello, Santasangre. Collabora con Cristina Kristal Rizzo, Muta Imago, Strasse e con la videomaker Maria Giovanna Cicciari. Nel 2015, è invitata a partecipare a Compagnie, Compagnie di Jérôme Bel. Come autrice crea [In]Quiete (premio speciale del Premio Equilibrio 2014), Tiny (vincitore di DnAppunti coreografici 2014), Mash in collaborazione con la coreografa Marcela Santander Corvalàn e To be Banned from Rome con il musicista Bienoise. Tra il 2015 e 2016 realizza il progetto Arcipelago/Pratiche di abitazione temporanea, con tappe in Italia, Francia e Stati Uniti. È tra gliorganizzatori di Nobody’s Business in Italia. Vince il premio Danza&Danza 2015 come “interprete emergente-contemporaneo”.